Il rifiuto del cibo da parte dei bambini suscita sempre una intensa preoccupazione nei genitori. Si tratta di bambini che mostrano un totale disinteresse per il cibo ed una sazietà precoce, che, a volte, si accompagna anche al pianto o , più frequentemente, a conati di vomito. A volte il bambino sputa il cibo. Non sono sintomi che cambiano la diagnosi, né uno di questi è più grave degli altri: Naturalmente dobbiamo distinguere tra bambini che nonostante le preoccupazioni dei genitori comunque crescono bene e coloro che realmente hanno un arresto o uno scarso accrescimento. Questa avversione per il cibo è più frequente tra il primo e il secondo anno di vita, ma può verificarsi a qualsiasi età pediatrica, in particolare al momento del divezzamento, quando le regole alimentari cambiano completamente.
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Se un bimbo rifiuta il cibo una mamma va in tilt, ma perchĂ©? perchĂ© nelle madri scatta una connessione psicologica tra l’offerta materna di cibo e il rifiuto del bambino, un rifiuto alla persona, a noi che glielo proponiamo. Ma così non è. Intanto alcuni consigli:
1. provare a dar  da mangiare da una terza persona;
2. per un periodo provare a proporgli solo ciò che gli piace per far riacquistare al bambino una certa confidenza con il cibo;
3. inserire il bambino al nido o condividere con la famiglia, con un fratellino, con i grandi, il momento della pappa, in quanto l’esempio positivo di compagni e adulti insieme alla curiosità dei cibi nuovi, potrebbe aiutarlo molto.
Tuttavia solo in presenza di sintomi clinici di tipo gastrointestinale o di arresto della crescita, genitore e pediatra si devono preoccupare, e chiedere un approfondimento per escludere cause di natura organica. Altrimenti sono fasi, e poi passano.